Ho scritto queste poche righe dedicate a chi vuole installare un camino o chi ha trovato casa che ne è già provvista , ho cercato di raccogliere le migliore risposte a molte domande . Questi appunti potranno essere utili per chi deve comprare un camino o per chi stà imprecando perché quello bellissimo non tira o per chi è andato ad abitare in casa d’època dove “ tutti si scaldavono solo con il camino “ ma morivano di freddo se non si mettevano tre maglioni.Ricordatevi che il caminetto è il sistema più antieconomico per scaldarsi, è anche vero che spendiamo per cose anche più antieconomiche e costose ma molte di esse ci scaldano la vita, il camino se progettato male non ci scalda né la vita né le ossa.
Umberto Mustica Indice:
- Come scegliere un camino
- Come posizionare il camino in una stanza
- Problemi architettonici
- Tipo di legna più idoneo
- Come accendere il camino
- Come spegnere il camino
- Subentrare in una casa che ha già un camino
- Risanamento della canna fumaria
- Cosa fare se il camino “ fa fumo “
- Quale aspiratore scegliere
- Pulizia della canna fumaria
- Aspiratore per canne fumarie rotonde
- Riassumendo
1. Come scegliere un camino
Tanta aria viene consumata per la combustione, tanta ne deve entrare, non si scappa.
È imperativo avere un camino predisposto per fare entrare l’aria da un apposito orifizio convogliando l’aria fredda al di sotto ( freccia azzurra ) in modo da non dover tenere finestre socchiuse nella stanza o aperture che purtroppo possono raffreddare la stanza. Se il camino ne è sprovvisto occorre predisposte delle prese d’aria nei locali dove è inserito il caminetto, solo con l’ausilio di un installatore esperto che può consigliare la soluzione migliore si può avere un caminetto veramente efficiente.
Dai un’occhiata a questa guida per acquistare un caminetto
Il ripostiglio della legna è sempre un problema trascurato anche nella progettazione di nuove abitazioni dove si prevede un caminetto. Rifornirsi all’esterno di legna quando piove può diventare un operazione che toglie molto al lato romantico della serata, in particolar modo se ripetuta, senza contare lo spargimento sul pavimento di frammenti di legna a volte bagnata. Occorre predisporre vicino al camino uno scomparto per la legna, dovrà essere proporzionata alle ore di accensioni, un un’unica carica dovrebbe garantire prolungato calore.
Esistono sul mercato moltissimi tipi di porta legna trasportabili che facilitano questa operazione.
2. Come posizionare il camino in una stanza
Quando si è in fase di progetto occorre individuare la posizione dove installare il camino.
Segue una tabella indicativa:
Dimensioni stanza in mq | Larghezza bocca in cm | |
---|---|---|
Pareti corte | Pareti lunghe | |
12/16 | 60 | 60/80 |
17/20 | 70/90 | 80/90 |
21/24 | 80/90 | 90/100 |
25/34 | 80/90 | 90/120 |
35/42 | 80/100 | 100/120 |
43/64 | 90/100 | 120/150 |
65 | 100/120 | 120/180 |
Occorre posizionare il camino nella stanza giusta e nella posizione più idonea. Quindi:
- mai vicino a delle porte le correnti d’aria possono provocare del fumo e far entrare aria fredda sulle persone sedute accanto al fuoco
- mai vicino a porte d’ingresso, nel caso interporre un paravento che devi le correnti d’aria fredda provenienti dall’esterno
Se la stanza è lunga e stretta il caminetto molto difficilmente riuscirà a scaldare anche l’estremità opposta le persone tenderanno a stare vicino al caminetto. È molto difficile l’ambientazione in ambienti irregolari fa gli infrarossi emanati dal camino viaggiano soltanto in maniera rettilinea.
Il camino d’angolo quando la stanza è di piccole dimensioni permette di sfruttare tutte le pareti per gli arredi, l’irraggiamento anche se la simmetria della stanza non è perfetta è sempre buono.
Normalmente il camino integrato perde un po’ la sua funzione di riscaldamento diretto e diventa una parte dell’arredo puramente decorativo, occorre un buon isolamento termico specialmente se inserito in librerie, mobili bar ecc. per evitare principi d’incendio considerando le alte temperature che si raggiungono nel braciere, occorre in questo caso installare camini che abbiano la possibilità tramite apposite bocche frontali di immettere aria calda prelevata dal focolare.
Il camino centrale è sempre di grande effetto, con camini circolari che scendono dal soffitto si può creare un ambiente con divani che si posizionano attorno.
Il camino quadrato si presta a separare due ambienti. Il camino centrale comporta un progetto impegnativo, il resto dell’arredo deve essere armonizzato con la presenza imponete di questo tipo di collocazione.
3. Problemi architettonici
Il posizionamento del camino è limitato dall’ubicazione della canna fumaria, è evidente che il posizionare un caminetto in una casa da costruire è più semplice che in una casa già in essere. Volendo inserire un camino in una casa che ne sprovvista occorre tenere ben presente tutte le modifiche strutturali che una collocazione richiede. Se l’abitazione è collocata nei piani bassi la canna fumaria specialmente se richiede una collocazione esterna comporta problematiche che solo un installatore qualificato può risolvere, l’installazione della canna fumaria interna se non già prevista è normalmente impossibile da realizzare.
4. Tipo di legna
Il buon funzionamento di un caminetto non può prescindere dalla scelta della legna, in particolar modo quando la canna fumaria è fredda è importante che l’accensione sia rapida permettendo così di portare a temperatura le pareti del condotto, con la canna fredda per lungo tempo è molto probabile che il caminetto farà fumo. La legna è il combustibile principale da utilizzare nel camino, considerato l’alto costo il mercato propone anche alternative più o meno valide ( gusci tritati di : mandorle. Nocciole, pistacchi ecc. ) ma la legna è legna. Occorre una corretta stagionatura per avere una buona resa, bisogna conservare la legna in un ambiente asciutto, ceppi tagliati nelle giuste dimensione del vostro caminetto, i tagli piccoli costano di più. La legna dolce ( pioppo, abete, pino ) pesa circa 300-350 kg/mᵌ La legna forte ( olmo, quercia, faggio, frassino ) pesa circa 350-400 kg/mᵌ La legna dolce si accende molto facilmente ma si consuma molto in fretta, sviluppa una fiamma lunga. La legna forte brucia più lentamente e la fiamma è corta dura molto di più. A seconda del grado di umidità la resa di un kg di legna è la seguente:
- 15% di umidità – kcal/kg 3490
- 20% di umidità – kcal/kg 3250
- 25% di umidità – kcal/kg 3010
- 30% di umidità – kcal/kg 2780
- 35% di umidità – kcal/kg 2450
- 40% di umidità – kcal/kg 2300
Kcal = kilocalorie
Come brucia la legna
Il legno è una batteria di energia solare, le foglie degli alberi assorbono l’energia solare utilizzandola per la conversione dell’acqua, minerali ed anidride carbonica in materiale organico. Quando si innesca il processo di combustione si libera questa energia accumulata. Perché la legna bruci occorrono ossigeno ed alta temperatura . La combustione efficace può essere mantenuta mantenendo alta la temperatura interna e avere a disposizione sufficiente ossigeno per consumare quanta più legna. Il legno per bruciare attraversa le seguenti tre fasi:
- L’umidità contenuta nel legno evapora per azione della temperatura circostante il legno per quanto secco sia contiene sempre una certa percentuale di umidita, considerando che una parte del calore prodotto viene utilizzato per l’evaporazione è sempre meglio avere legna ben stagionata ( max 25% di umidità ) che risulta anche meno inquinante, piuttosto che utilizzare legna verde o di taglio fresco ( 60% e più di umidità ) la fase è completata quando il legname raggiunge la temperatura di 100° .
- Quando la temperatura arriva tra il 250° ed i 300° il legno prende fuoco bruciando la carbonella generata ed una percentuale dei gas. Una buona parte dei gas sfuggirà dal canna fumaria, una volta incanalati nella canna fumaria i casi combinandosi con l’umidità formano il creosoto.
- Il gas ed il carbone iniziano a bruciare, il carbone emette calore intorno ail 550°/700° riducendosi in cenere. Questa è la fase dove viene prodotto la maggior parte di calore irradiato. I gas volatili invece bruciano tra i 600°/650° sempre che abbiano sufficiente ossigeno. È raro che i gas raggiungano questa temperatura. La legna come gli altri combustibili ha bisogno di aria ( circa 5 mc per Kg ) per bruciare in maniera completa. Il legno essendo solido si miscela con difficoltà l’aria, occorre quindi fornire aria in eccesso, ( circa 8mc per kg ) ottenendo in questo modo la certezza di una regolare combustione. Questa aria in eccesso non viene bruciata ma espulsa dalla canna fumaria trasportando purtroppo una parte del calore prodotto dalla combustione. Per questo motivo il rendimento della legna è minore di altri combustibili ( petrolio, metano ecc. ) Purtroppo nei camini aperti la quantità d’aria aspirata arriva con un camino da 1×1 mt sino a 300 mc l’ora, per questo motivo una buona parte del calore va letteralmente in “ fumo “.
5. Come accendere il camino
Qualcuno potrà dire “ ma cosa ci vuole ad accendere un fuoco, non ci sarà mica bisogno di un manuale?” Chi scrive alcuni anni fa fui invitato a casa di conoscenti per una cena accanto al caminetto, quando arrivai nel pomeriggio il caminetto era ancora spento ed il padrone di casa iniziò una serie di tentativi per accenderlo, il disgraziato pretendeva di mettere pezzi di legno molto grossi su quattro fogli di giornale “ sperando che prendessero fuoco “ chiaramente il camino rimaneva inesorabilmente spento, continuava i tentavi affermando che lo usava poco, che la legna era umida ecc, mosso a pietà gli feci vedere il corretto modo di accensione. Occorre quindi posizionare la legna in maniera corretta per non dover intervenire per accenderlo con maldestri tentativi usando dell’acol o peggio benzina.
- Occorre preparare delle palle di giornale appallottolate e pressate molto bene, è molto importante che i fogli di giornali siano ben asciutti.
- Sopra i giornali ( come nella figura ) posizionare piccoli legnetti secchi, bisogna metterne in abbondanza.
- Sopra i legnetti dei ceppi più grossi ma non troppo.
- Accendere il fuoco in più zone possibili.
Con un fiammifero molto corto ci sono molte probabilità di bruciarsi le dita senza dar fuoco in maniera uniforme ai giornali.
Se avete posizionato la legna in maniera corretta mettendo molti legnetti l’accensione non creerà problemi, altrimenti se la carta è umida oppure i ceppi grossi sono troppo grossi o il legnetti troppo pochi, l’insuccesso è garantito.
6. Come spegnere il camino
Cosa vuoi che ci voglia a spegnere un camino? Niente !!, strano che una buona parte degli incendi sia dovuto a qualche scintilla che ha incendiato il tappetto anche a camino apparentemente spento, o qualche tizzone ancora fumante lasciato nel camino, quindi:
- Separare i legni spenti tra di loro
- Coprirli molto bene con della cenere spenta o meglio con della sabbia umida.
- Mettere un parascintille davanti alla bocca del caminetto.
- Tenere sempre a portata di mano un estintore
7. Subentrare in una casa che ha già un camino
Sicuramente chi ve la venderà o ve l’affitterà decanterà le piacevoli serate passate davanti al caminetto, come capire se il camino tanto decantato funziona e meno? Se notate un annerimento esterno come nella foto è già un indizio di un camino che specialmente quando è freddo ha un pessimo tiraggio e produce fumo a volontà.
Se invece l’esterno del camino è di colore bianco controllate che la vernice non sia data da poco per coprire le parti annerite dal fumo.
Molte volte la canna fumaria di un vecchio camino è in condizioni disastrate, il suo risanamento avrebbe dei costi notevoli, in questo caso la soluzione di inserire un caminetto di nuova generazione ed una canna fumaria coibentata nel vano già esistenze è l’unica soluzione possibile. Controllare che la canna fumaria sia proporzionata al camino, fate controllare da un esperto l’integrità del camino, potreste avere delle brutte sorprese una volta che comprata la casa decideste di usufruirne, dovreste magari farlo risanare con spese non indifferenti. Se decidete di sostituirlo verificate che il caminetto sia proporzionato alla canna fumaria, evitare nella maniera più assoluta le strozzature.
8. Risanamento della canna fumaria
Purtroppo quando la casa ha molti anni potreste avere un camino che è in queste condizioni.
Prendendo in eredità un camino già esistente di una casa d’epoca ( non esistono più le case vecchie ma solo case “ d’epoca ) possiamo trovare la canna fumaria disastrata, in alcune vecchie case addirittura di eternit. In questo caso esiste un unico intervento, l’inserimento di un nuovo condotto con le nuove tecnologie oggi a disposizione.
Chiaramente è un operazione da specialisti con costi non sempre contenuti.
9. Cosa fare se il camino fa fumo
Molteplici possono essere le cause perché un camino fa fumo. Principalmente il caminetto fa fumo perché la canna fumaria è fredda ed il fumo caldo al contatto con le pareti si raffredda e ristagna non potendo salire riempie la stanza.
Avere una canna fumaria che non “ tira”, è come avere una ferrari con un tubo di scappamento forato od intasato, la macchina non và avanti, quindi il camino deve essere progettato ( parliamo di un edificio di nuova costruzione ) tenendo presente alcuni parametri. Il corretto tiraggio dovrebbe avvenire in maniera naturale, il tiraggio è in funzione dell’altezza della canna fumaria e della particolare densità dei fumi di combustione all’interno del braciere del camino e dell’aria esterna. La canna fumaria più è lunga in linea di massima e migliore è il tiraggio ( fino ad una certa altezza ) non dovrebbe essere comunque inferiore ai ¾ metri, se il camino è situato in una mansarda occorre dotare la canna fumaria di un comignolo elettrico, silenzioso, altrimenti con venti discendenti la presenza di fumo nella stanza è garantita, è un istallazione che richiede un sopralluogo di un esperto. Nella scelta di un estrattore eolico/elettrico è molto importante che l’estrattore abbia una bassa velocità di aspirazione per evitare di sottrarre tutto il calore generato dalla combustione un aspiratore con elevata capacita estrattiva presenta i seguenti difetti:
- Non permette il riscaldamento della canna fumaria
- Aumenta la combustione con un sovrapporto di ossigeno bruciando velocemente il combustibile.
- Non permette l’innalzamento della temperatura del caminetto e conseguente riscaldamento dell’ambiente.
Avremo quindi un camino che non fa fumo ma che non produce calore. Per la larghezza della canna fumaria deve avere le stesse dimensioni di uscita del caminetto o del diametro della bocca di uscita della stufa.
Le raccomandazioni sotto riportare sono valide anche per i tubi delle stufe, devono rispondere quanto più possibile alle seguenti caratteristiche:
- Avere un andamento quanto più verticale possibile.
- Le sezioni della canna devono essere le medesime per tutto lo sviluppo.
- Se possibile avere la sezione della canna rotonda ( in particolare per le stufe ) la sezione rotonda facilita lo scorrimento dei fumi, se il camino ha sezione quadrata sarebbe se possibile smussare gli angoli
- Le pareti devono essere lisce per evitare il deposito di incombusti, le parti non impermeabili tendono a trattenere l’umidità.
- Le pareti devono essere realizzate con materiali aventi la massima resistenza all’azione corrosiva dei residui acidi della combustione.
- Le pareti della canna devono resistere a temperature comprese tra i 200° e i 350° sono le temperature normalmente raggiunte in uscita dei fumi in particolar modo nelle stufe
- Le canne devono essere termicamente isolate per poter mantenere alta la temperatura interna del canale evitando in questo modo la perdita del tiraggio come conseguenza del raffreddamento dei fumi.
Il dimensionamento corretto di una canna fumaria è un problema molto complesso che possono mettere in discussione l’efficienza e anche la sicurezza, la normativa inerente alle canne fumarie è molto vasta è sempre consigliabile ( mettendo da parte il fai-da-te ) affidarsi ad un professionista.
Non bisogna dimenticare le sollecitazioni meccaniche dovute alle dilatazioni termiche dovute agli sbalzi di temperatura.
Altezza oltre il tetto
Il camino deve poter sporgere dalla sommità del tetto di almeno 100 cm In posizione centrale e di 70 cm dalla sommità in posizione diversa.
La forma: la forma del terminale del comignolo deve poter proteggere dai venti forti sia orizzontali che discendenti, gli aspiratori eolici soddisfano queste esigenze. Pulizia della canna fumaria: i terminali devono poter permettere un facile accesso per la pulizia della canna fumaria.
Il camino in figura ( come molti del resto ) non permette una facile pulizia della canna fumaria, come anche il tipo elettrificato, in questo caso occorre smontarlo completamente, operazione non molto semplice, si rischia (una volta rimosso dalla sommità del camino) se non ben ancorato che rotoli dal tetto precipitando a terra.
10. Quale aspiratore scegliere
Attualmente ci sono alcuni modelli che permettono l’estrazione dei fumi con estrattori meccani eolici o motorizzati. Sarebbe sempre meglio non dover ricorrere a questi “ aiuti “ anche se la normativa in merito non è molto chiara, è sempre molto facile proibire l’uso di un qualcosa senza dare delle soluzioni, se il camino non tira e non è possibile intervenire con interventi strutturali qual’ è la soluzione? Ci sono tre tipi di aspiratori per camini:
- Elettrico con motorizzazione
- Eolico
- Eolico motorizzato
L’ elettrico per via del tipo di pala può essere rumoroso ed in alcuni modelli richiede l’alimentazione a rete con tutte le problematiche impiantistiche del caso. L’eolico è un ottima soluzione a patto che sia del vento che creando depressione all’interno della canna fumaria permetta per differenza di pressione l’evacuazione dei fumi, in assenza o scarsa ventilazione l’aspiratore eolico è inefficiente. L’unico aspiratore eolico motorizzato sul mercato è quello prodotto prodotto dalla MTM srl (www.MTM-GROUP.IT) la movimentazione è realizzata senza contatto tra il gruppo di movimentazione e la girante, ha un basso numero di giri ( sufficiente a garantire un evacuazione dei fumi anche in canne fumarie irregolari ) e bassa rumorosità. Per permettere una rapida ispezione e pulizia della canna fumaria occorre adottare (nel caso si voglia montare un torrino eolico) il modello sottostante.
Allentando i fermi lateri ( pomelli neri della foto ) si può ribaltare di 90° il corpo eolico avendo così l’accesso immediato alla canna fumaria. I vantaggi di questo prodotto sono ampiamente descritti nell’apposita sezione.
Canna fumaria dimensioni ideali
- Lunghezza minima della canna fumaria: mt 4
- Sezione interna se tonda: Ø 180 mm
- Sezione quadrata: 150×150 mm
- Lunghezza canna da mt 8 a mt 10 sez interna: Ø 180 mm
- Sezione quadrata: 150×150 mm
Canna fumaria fredda
Il tiraggio della canna fumaria è determinato dalla velocità dei fumi caldi in uscita è dall’aria in entrata che permette la combustione, si crea una circolazione naturale, se però la canna è fredda sottrae calore ai fumi caldi è la circolazione viene interrotta i fumi caldi non riescono a salire e riempiono la stanza. Anche lo sbocco della canna fumaria dal tetto è molto importante
Pulizia della canna fumaria
Un camino intasato come quello nella foto probabilmente farà la fine del camino della foto sottostante.
La mancanza di pulizia della canna fumaria può portare ad incendi molto pericolosi.
È necessaria anche la pulizia delle canne fumarie delle stufe per evitare intasamento e successivo incendio. La pulizia della canna fumaria va eseguita regolarmente tutti gli anni ( prima dell’utilizzo del caminetto a stufa ) esclusivamente da personale specializzato, il fai da te in questo caso è altamente sconsigliato. La progettazione della canna fumaria sia che si tratti di un nuovo edIficio sia che si tratti di un risanamento richiede sempre un esperto. È interessante notare da tutta la documentazione fotografica di camini che hanno preso fuoco non si riscontra nessun incendio di canne fumarie dotate di estrattori, ma solo di canne fumarie senza aspiratori.
Qual è il miglior aspiratore per canne fumarie rotonde?
ElectroAspiroMatic, ovvero l’aspiratore eolico motorizzato che MTM vende tramite questo sito web è pensato anche per le canne fumarie rotonde – ed è uno fra i pochi nel mercato. La maggior parte degli aspiratori prevede un aggancio quadrato e non circolare e questo crea complicazioni di più tipi. Capita infatti nel caso di molti aspiratori che il motore non sia davvero appoggiato ad una muratura in laterizio che dissipa il calore. Il problema del calore può diventare particolarmente pronunciato soprattutto a livello del motore di aspirazione che, nel caso di canne molto brevi, vive delle temperature elevatissime fino a 250°C.
In un aspiratore a base rotonda le pale della ventola, legate al motore, si scaldano e questo può contribuire al bruciarsi dell’intera unità. Il nostro aspiratore pensato anche per canne rotonde invece presenta dei driver esterni e la movimentazione magnetica permette una migliore gestione del calore. Anche i cavi in questi particolari aspiratori sono stati progetti tenendo a mente queste problematiche: sono resistenti alle alte temperature e legate alla canna rotonda attraverso dei collari.
Concludendo
A volte correggere i difetti della canna fumaria è un impresa, non sempre è possibile per molteplici fattori, sia strutturali ( per cattiva progettazione ) sia climatici, un sistema innovatico come l’ElectroAspiroMatic permette di risolvere una buna parte dei problemi di tiraggio. Nelle apposite sezione si possono vedere i vari modelli proposti con le loro caratteristiche. Riassumendo
- Maggiore è la temperatura dei fumi in uscita maggiore è il tiraggio.
- Minore è la temperatura esterna al camino maggiore è il tiraggio.
- Maggiore è l’altezza complessiva del camino maggiore è il tiraggio.
- A livello del mare si sviluppano maggiori valori di tiraggio.
- Il vento crea sui tetti zone di pressione creando se il camino non è bene posizionato problemi di tiraggio.
- Maggiore è la rumorosità delle pareti della canna fumaria maggiori sono le perdite
- Maggiore la velocità dei fumi in uscita ( sezioni ridotte o aspiratori elettrici con alta velocità di estrazione ) maggiori sono le perdite
- Sezioni non regolari aumentano le turbolenze dei fumi
- Un cattivo isolamento della canna aumenta le perdite termiche
- Maggiore è la superficie della canna fumaria maggiori sono le dispersioni termiche.
- Maggiori sono i cambiamenti di direzione della canna maggiori sono le perdite di tiraggio.
- Le eventuali restrizioni di sezioni devono non devono essere brusche.
- Le aperture per immettere aria nella stanza devono essere dimensionate correttamente.
- Le aperture devono essere tenute sempre libere
- La legge 46/90 prevede la possibilità di realizzazione di camini asserviti realizzati solo da imprese in possesso di speciali requisiti tecnico professionali.
Controverse sono le normative che limitano la possibilità di estrattori meccanici alla sommità dei camini, la maggior parte dei camini sia dei caminetti sia dei bruciatori non sono progettati tenendo con di tutte i requisiti richiesti dalle norme vigenti, di conseguenza nella maggior parte dei casi a “ Canna fumaria fredda “ senza l’ausilio iniziale di un estrattore meccanico l’aria calda non riesce a riscaldare la canna fumaria essendo raffreddata dalle pareti laterali, ancor più se la sezione è molto grande. È importante che l’estrattore meccanico abbia un limitato numero di giri per evitare che si abbia un eccessiva aspirazione con il risultato di evacuare il fumo insieme al calore, di conseguenza avremo sempre: ASSENZA DI FUMO NEI LOCALI
Non dobbiamo cambiare aria nei locali in maniera rapida, dobbiamo aiutare in fase iniziale l’evacuazione dei fumi dando contemporaneamente il tempo ai fumi in uscita di portare la canna fumaria in temperatura.
Buongiorno, vorrei ringraziare l’autore di “Camini, caminetti e canne fumarie” l’ho trovato esaustivo e utile.
Grazie
Giancarlo Rainelli
Grazie per l’apprezzamento, vedo solo ora il suo messaggio abbiamo avuto problemi con il server
la ringrazio per l’apprezzamento
Umberto Mustica